Bill Emmot nel 2001 dedicò una copertina dell’Economist a Silvio Berlusconi che titolava “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy”, “Perché Berlusconi non è idoneo a comandare l’Italia”. L’Articolo destò scandalo, Berlusconi si offese e portò il settimanale a processo per diffamazione. Perse la causa nel 2008.
Torniamo a quelle parole e stiliamo un bilancio su Joe Biden Presidente a quasi metà del suo mandato.
Neil Ferguson, nella versione opinionista su Bloomberg vede un’America confusa sugli obiettivi ed in rotta di collisione con la Cina e titola l’articolo” Dust Off That Dirty Word Detente and Engage With China”, “Rispolvera quella parolaccia distensione e coinvolgi la Cina”. Ferguson non ha mai fatto sconti alla Cina, ma comprende che la giusta strategia non è supportata dalla tattica. Biden è troppo diretto e muscolare parlando di Hong Kong, Tibet, Xinjiang e diritti umani e politici senza che possa ottenere alcun vantaggio.
Il recente incontro del G 20 a Bali è stato utile al segretario di stato Blinken per parlare con l’omologo cinese Wang. L’invasione ucraina ne racconta una possibile per Taiwan, che ne cinesi ne americani vogliono ora affrontare e da cui traggono insegnamenti.
Il China Daily rimarca che la Cina vorrebbe riaprire porti e commerci, Blinken vorrebbe una presa di posizione sull’Ucraina ed una condanna dell’invasione. Piccoli passi e promesse di limitare i dazi di Trump ribaditi da Biden, converrà a tutti.
Lukjanov, politologo e direttore della ricerca del Valdai Discussion Club, think tank vicino al Cremlino, e presidente del Consiglio per la politica estera e la difesa e direttore di Russia in Global Affairs è bugiardo quanto Giuda all’orto di Getsemani, una settimana prima dell’invasione la negava a fronte di 150.000 coscritti alle frontiere, per una volta la racconta giusta, “Che lo vogliamo o no, negli anni a venire, il principale partner della Russia sarà la Cina perché è l’unico Paese che può sostituire se non tutto, molto di ciò di cui la Russia necessita e che prima importava dall’Occidente. Non è però una prospettiva a medio termine, perché i cinesi sono piuttosto cauti. Aspetteranno di capire se l’economia russa è in grado di reagire all’attuale situazione di forza maggiore e che tipo di opportunità possono cogliere qui.” Ma non dice che più di ogni cosa i cinesi hanno bisogno di tempo per capire quale sarebbe il vero costo beneficio di una piena collaborazione con i russi.
Vi sono tempi e margini di manovra per tutti, mentre si inaugura la portaerei Fujian con il nome della regione rivierasca a Taiwan e la TSMC gigante di Taipei della produzione mondiale di semiconduttori potenzia una sede produttiva in Oregon preparando case, alloggi per migliaia di ingegneri ed operai.
E’ il tempo di prendere tempo … il confronto strategico è sul Pacifico e non nel Dombass dove abbiamo in corso una tragica anacronistica sciocchezza. Putin è davvero un accidente della storia, che ha confuso l’uscita dall’Afghanistan con la fine dell’Occidente dimenticandosi che dopo Alessandro Magno in quelle valli di pietra hanno perso tutti. Oggi ha tanto oro quanto Paperon de Paperoni per tutto il gas venduto a prezzo maggiorato, ma non può comprare una turbina senza che non se ne faccia un caso diplomatico e tra breve non saprà che farsene di tutto quel denaro che non potrà spendere. Ovidio Nasone raccontò di re Mida che trasformava in oro ogni cosa toccasse. Non riuscendo più a nutrirsi implorò il dio Dionisio di togliergli quel potere, non andrà a finire tanto diversamente se già mancano le patatine ai nuovi Mc Donalds autarchici di Mosca.
Joe Biden è davvero l’uomo capace di affrontare il momento? Ha sbagliato a Kabul e non ha avuto la forza e la deterrenza di fermare Putin. Ha minacciato Pechino senza che se ne traesse un vantaggio, come ha scritto Ferguson, ed ha lasciato che l’espansione cinese proseguisse nel mondo.
L’assalto del popolo di Toro Seduto e Batman a Capitol Hill lo ha incoraggiato in una caccia alle streghe nel campo perdente dei repubblicani ed ha diviso il paese. Ma più di ogni altra cosa ha sottovalutato la quantità di denaro in circolazione e la contrazione dell’offerta, ritendendo che l’inflazione fosse un piovasco di primavera, fino a dover pensare di riaprire i mercati interni alla Cina per poterla combattere.
Poche ore fa era a vedere le stelle di galassie lontane grazie al più moderno dei telescopi, poco prima a chiedere scusa alle donne americane e invitarle a protestare contro la decisione della Corte Suprema e l’aborto, non riconoscendo l’indipendenza dei giudici.
Presidente di lotta e governo, capace di mostrarsi peggiore di quanto sia, forse solo troppo logoro nel pensiero e nell’azione, nel merito unfit to lead.
12 luglio