C’è qualcosa che non torna o forse non è stato raccontato, se un’oscura società cinese con un dichiarato investimento di 6 milioni di dollari, ottiene risultati migliori dell’intelligenza generativa americana di ChatGtp. Si pensi, che poche ore prima Trump aveva annunciato il progetto Stargate con investimenti pari a 500 miliardi di dollari in infrastrutture per l’intelligenza artificiale.
Un articolo apparso su Wire dello scorso 28 gennaio dal titolo DeepSeek’s New AI Model Sparks Shock, Awe, and Questions From US Competitors ci racconta come il ribaltamento dei paradigmi scientifici dell’Intelligenza artificiale può sembrare plausibile o meglio possibile. Wire ha il talento editoriale di dare risposte semplici a problemi tecnologici complessi, nel merito Deep Seek scorpora l’analisi e processo in segmenti più piccoli, per affrontarli meglio e risolverli con minor impiego di energia. Deep Seek non si nasconde e si mostra, pubblica dati, formule e metodologie utili ai semplici, come noi, per intuire la complessità del mondo che verrà.
I giorni successivi sono stati tanto pirotecnici da far tremare i polsi. I titoli tecnologici al Nasdaq legati alle tecnologie tradizionali sono crollati per un valore pari alla capitalizzazione della borsa italiana, Alibaba ha annunciato il proprio modello di intelligenza artificiale, gli americani urlano al furto intellettuale e la stessa Deep Seek – il mistero cinese da soli 6 milioni di dollari – scompare dal playstore italiano e non si riesce più a scaricare sui nostri telefoni.
Nel giugno dello scorso anno l’Economist in un’editoriale dal titolo “How worrying is the rapid rise of Chinese science?” , poneva la questione se la scienza cinese fosse minaccia o opportunità per arrivare alla conclusione che la Cina è minaccia ed opportunità. Risposta scontata ma non ci aspettavamo nulla di diverso, riconoscendo la capacità della scienza cinese di fare progressi autonomi ed originali nella fisica, nella chimica e nella scienza dei materiali. Ciò che sappiamo è che migliaia di scienziati cinesi hanno imparato scienza e mestiere in Occidente ed ora tornano a casa, con quanto gli abbiamo regalato al costo di una retta universitaria.
Nel merito l’intelligenza artificiale esalta le sofferenze di una convivenza forzata. Se le fonti sono aperte quali le successive censure del regime? Possiamo essere certi che non vi siano backdoor che consentano al programma cinese di carpire i nostri dati personali ed informazioni professionali? La critica potrebbe riguardare anche i programmi occidentali, tra i padri fondatori di Chat GTP abbiamo Musk assoluta garanzia di ambiguità, ma l’opacità delle società cinese pone dei dubbi che non possono essere dissolti.
Dobbiamo così tornare alla madre di tutte le guerre dei nostri tempi, il mistero Wuhan. John Ratcliffe a poche ore dal suo insediamento del nuovo direttore di FBI ha dichiarato che la fuga di patogeni virali dai laboratori di Wuhan è l’ipotesi più accreditata sulla genesi della pandemia Covid -19. Poche ore prima Donald Trump aveva deciso che gli Usa davano l’addio all’Oms a gestione Tedros Ghebreyesus, il marxista etiope, che aveva osteggiato l’ipotesi dell’incidente nel laboratorio ed istituto commissioni d’inchiesta composte da chi aveva conflitti d’interesse con i laboratori di Wuhan. Già febbraio del 2023, l’allora direttore dell’FBI Christopher Wray, aveva dichiarato che l’agenzia riteneva” molto probabile” che la pandemia Covid – 19 fosse originata da un incidente nei laboratori di Wuhan.
Ma oggi si può dire quanto ieri era necessario sussurrare.
I laboratori di Wuhan mostravano lacune nella sicurezza ben note, ne abbiamo scritto diffusamente, i processi di controllo minimizzati e privi di verifiche indipendenti.
La rilevanza del sito per obiettivi militari – la bio war cinese – lo rendeva semplicemente inaccessibile e la stessa obiezione riguarda i protocolli dell’intelligenza generativa, come l’intera tecnologia cinese legata a doppio filo agli investimenti del governo.
Fidarsi della Cina? No grazie
3 febbraio
The whole Party mobilizes to support the modernization of science and technology