Il breve editoriale del China Daily “Hard work a key reason behind China’s success”, dello scorso due di maggio, ricorda i successi della Cina nel giorno della festa del lavoro. Crescita e duro lavoro, sconfitta della povertà assoluta e capacità di affrontare le sfide del futuro e la competizione con gli Stati Uniti.

Gli americani abbozzano e certi del momento, chiudono gli atenei agli studenti cinesi che a centinaia di migliaia frequentavano i corsi ed i laboratori di ricerca, imparando al modesto costo della retta tecnologie sensibili e pratiche costose. 

Nelle stesse ore l’organo del partito comunista cinese ironizza sulle disgrazie altrui, come le pire funerarie indiane per l’epidemia covid, paragonando quei fuochi a quello dei razzi di Pechino che vanno nello spazio. 

Hybris e Nemesis, se nelle stesse ore i giornali del mondo riportavano la notizia di un missile fuori controllo cinese, che precipiterà sulla terra nei prossimi giorni, e sarà cura di tutti noi alzare la testa quando vedremo una luce in cielo perchè l’Italia è nella trattiettoria. Un anno fa rottami cinesi di un altro razzo erano caduti su alcuni villaggi dell’africa occidentale, pochi anni prima altri residui nell’oceano atlantico. 

Il governo cinese racconta e vende il proprio mondo come evoluto, ma i razzi cadono a pezzi ed il vaccino anti covid  Sinovac funzione peggio di una limonata calda, con un’efficacia inferiore al 3% alla prima somministrazione ed al 50% alla seconda.

Inaffidabile cara vecchia Cina, come la vecchia portaerei sovietica Riga costruita nel 1985, che fu anche ucraina prima di essere venduta a Pechino, riattata e chiamata Laoning. Dipinta di fresco naviga nei mari di Cina meridionale e mostra i muscoli delle sue turbine davanti al grande Sultanato del Brunei, che è più piccolo della provincia di Cuneo.

Sotto casa un cinese di nome Piero ha ottenuto i soldi dal consolato di via Brembo per acquistare un bar tabacchi, ma per fortuna esce nelle sale la copia restaurata di “In The mood of love” a distanza di venti anni dalla sua uscita, che fu il solo capolavoro di Wong Kar-wai.

Nuova e vecchia Cina che mai potrà cambiare.

4 maggio

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