“Honey trap” una trappola di miele è l’espressione utilizzata da alcuni giornali indiani in merito a quanto sta accadendo in Nepal.
I tradizionali e consolidati rapporti tra il Nepal ed l’India hanno avuto una brusca frenata da qualche mese, il responsabile di questo cambio di direzione da parte del governo nepalese e del suo primo ministro Sharma Oli, sarebbe una relazione tra quest’ultimo e l’affascinante ambasciatrice cinese Hou Yanqui.
La Cina in questi anni ha allargato il suo campo d’influenza in Nepal con grandi investimenti infrastrutturali, dalla ricostruzione del dopo terremoto, all’energia, alla creazione di reti di distribuzione commerciali, allo stesso turismo, sorprende tuttavia il silenzio delle autorità nepalesi davanti all’occupazione di alcuni villaggi di frontiera da parte delle milizie di frontiera cinesi e l’oscuramento di tutte le reti televisive indiane.
Questa spy story è degna di un racconto di John Le Carrè e ci riporta agli anni della “Spia che venne dal freddo” ed il mondo era sfiorato da tremiti di guerra fredda.
Nel merito, i protagonisti della vicenda sono: Sharma Oli il primo ministro nepalese, sessant’otto anni, sposato ed è membro del partito comunista nepalese, l’ambasciatrice Hou Yanqui cinquantenne ha un Master of Arts ed una carriera al ministero degli esteri cinese, il Nepal è il primo paese dove ricopre il ruolo di ambasciatrice dal 2018.
Jyoti Malhotra giornalista indiano scrive su The Print, in merito alle attività della bella diplomatica: “Una parte fondamentale del suo lavoro, ovviamente, è di liberare il Nepal dal suo abbraccio civilizzatore dell’India e offrire il fascino di Pechino”
All’inizio di quest’anno, in occasione di un evento organizzato presso l’ambasciata cinese a Kathmandu in occasione della Giornata internazionale della donna, Hou Yanqi vestita con un lehenga-choli, il tradizionale abito nepalese, ha ballato la canzone popolare “Se solo potessi volare come un uccello sotto il cielo spalancato! “
17 luglio 20