Il 10 gennaio 2023 ci ha lasciato Michele Capozzi, filosofo irregolare e cineasta.
Quattro anni fa mi chiese di scrivergli un coccodrillo o forse un epicedio, i canti funebri che i greci dedicavano ai loro morti.
Preferì la forma di un piccolo racconto che raccontava la misteriosa scomparsa di un amico e artista. Ambientai la vicenda nelle colline thailandesi di Mae Hong Son nella remota regione del triangolo d’oro e la pubblicai con il titolo “Requiem per un amico” su questo sito nel dicembre 2021. Michele amava la Thailandia ed avrebbe voluto farla finita come ho scritto. In silenzio e senza troppo clamore dopo una vita vissuta a mille all’ora, o sulla fast lane, come direbbero i suoi tanti amici americani.
Sarebbe stato in Thailandia l’ultimo capitolo di una vita tanto avventurosa, dove si sarebbe trasferito. Negli ultimi anni di vita Michele aveva concorso con un gruppo di amici alla progettazione di un nuovo moderno giardino epicureo. Compagni di viaggio che si incontrano con le menti più brillanti della nostra generazione per confrontarsi e discutere di arte, filosofia, spiritualità e bellezza. Nel 2019 il progetto aveva raggiunto una definizione di massima, individuati i partners, i fondi per la realizzazione ed una sede adeguata presso l’isola di Phuket.
Michele non ha atteso il ritorno alla normalità dopo la pandemia, non ne ha avuto il tempo ed è stato portato via dal suo grande cuore malato a 77 anni.
Rimane la sceneggiatura di un film che non sarà girato e riposa in un cassetto, un romanzo che troverà postumo sicura fama ed il rimpianto per la sua perdita e così il suo pensiero, come quando ci incontrammo a Ruta di Camogli in una memorabile serata tra amici nell’agosto del 2020 per riflettere sul mondo in divenire, resoconto questo che pubblicammo sul sito.
Oggi siamo un poco più soli, grazie Michele per aver scaldato i nostri cuori ed illuminato la via.
18 gennaio