Il memorabile Marziano a Roma dell’impareggiabile Ennio Flaiano, narrava di un alieno arrivato tra la sorpresa generale.
Gli incontri con le autorità, persino il papa, la curiosità generale ed i mille inviti. Poi, lentamente, la novità non è più tale, il marziano viene dimenticato e persino preso in giro per le strade della città. Amareggiato decide di lasciare la terra, meglio dire Roma e tornare a casa.
Il marziano di Flaiano come moderno archetipo di chi vuole capire gli italiani, per poi scoprirli incoerenti e volatili più di un disco volante e dichiararsi sconfitto.
Così tutta la stampa del mondo a commentare le elezioni italiane e la vittoria di una politica di destra che ama definirsi donna, cristiana e madre e farsi mille domande. I più sono sorpresi perché Flaiano non è stato mai tradotto e pubblicato abbastanza e poco si coglie del naturale cinismo e disincanto degli italiani, che nascono plaudendo Cesare per poi ucciderlo, fino ai recenti Berlusconi, Renzi, Salvini adorati come uomini della provvidenza per poi abbatterli alla successiva tornata elettorale. All’oscuro di Flaiano il Guardian – uno per tutti tra i giornali benpensanti – urla del pericolo nero, quando di pericoloso e nero è il bizzarro figlio di emigrati ghanesi Kwasi Kwarteng, ministro dell’esecutivo Truss, che abbassa le tasse ai ricchi tanto da fare arrabbiare il fondo monetario internazionale ed i mercati. Finanza etica? Per nulla, il taglio delle tasse ai ricchi produce voragini nei conti pubblici e rendimento crescenti del debito, un vero uomo nero al servizio dei peggiori latifondi finanziari, si perdonerà il neologismo.
Giorgia spaventa il mondo di chi scrive d’Italia ma che non conosce l’Italia e non ha letto Flaiano. Giorgia la nera, o forse grigia, durerà il tempo di chi l’ha preceduta, sei mesi, un anno o forse tre, un attimo lungo un respiro.
I soli alieni che guardano Roma e ci rimangono sono i soliti cinesi.
I tabloid del partito comunista segnalano la vittoria quasi fosse una partita di calcio, ricordano che Giorgia è nazionalista ed euro-scettica e che forse vedremo delle belle a Bruxelles, ma poi il China Daily dopo averne descritto i pensieri e difetti – pare una canzone di Aznavour sulla moglie – ricorda che il bel paese rimane un importante partner commerciale e di interscambio con la Cina.
Torna la Cina indifferente e concreta, quella a cui non importa se il gatto è bianco o nero, ma solo se è utile alla casa.
Così un commento di un lettore o redattore in incognito che sia:
“More important, is she qualified by knowledge and experience to lead a country? It’s a one thing to be a dynamic public speaker (and win votes) and entirely different thing to be an effective leader. Another weakness of democratic voting system revealed”
2 ottobre
https://dlfroma.it/images/stories/PDF/evergreen/DLFR_Evergreen_Un_Marziano_a_Roma_E_Flaiano.pdf