I rapporti sino russi non sono stati mai tanto buoni come nelle ultime settimane, il silenzio cinese sulla querelle ucraina ha fatto buon gioco alla diplomazia del Cremlino. Sullo sfondo le Olimpiadi di Pechino, un’intervista di Putin alla stampa cinese nel quale si ricorda quanto i due paesi hanno interessi convergenti, le parole concilianti di Xi Jinping durante l’incontro con il leader russo e Lavrov, il ministro degli esteri russi, che ricorda come sia necessario per Cina e Russia creare nuove regole di pagamento internazionali.
https://www.rt.com/russia/548070-china-moscow-plan-currency/
https://www.fmprc.gov.cn/mfa_eng/zxxx_662805/202202/t20220204_10638923.html
http://www.xinhuanet.com/english/20220201/3f03f3f74a1b4998930e6f9b49046a5d/c.html
Poi gli analisti strategici divergono e non potrebbe essere diversamente. Sulle pagine di Internazionale Maxin Pei, cinese d’america, definisce improbabile ma possibile l’invasione dell’Ucraina, che avvicinerebbe per una generazione i destini di Cina e Russia, ma abbiamo il grande vecchio Luttwak che assicura che russi e cinesi sono compagni di una sola notte, perchè nessuno a Mosca si fida di Pechino e l’invasione è una frottola.
https://formiche.net/2022/02/putin-e-xi-fratelli-coltelli-parla-luttwak/
A Mosca sanno bene che la frammentata e friabile Europa sia più facile da trattare per l’amministrazione russa che il monolite cinese, perchè si trovano più ampi spazi di manovra. Un esempio per tutti, Gerhard Schröder che divenne nello spazio di un mattino presidente del consorzio per la creazione del gasdotto Nord Stream di Gazprom dopo essere stato fino a pochi giorni prima cancelliere tedesco.
Noi abbiamo ricordato come Gazprom abbia aperto nuove vie del gas per la Cina, ma nessuno a Mosca preferisce gli yuan agli euro e nelle accademie militari e nelle facoltà di storia nelle università russe la vicenda dell’isola Damanskij. Nel remoto oriente russo un’isola fluviale della dimensione di meno di un km quadro al confine tra Russia e Cina vide il conflitto tra le truppe dei due paesi. I cinesi attaccarono di sorpresa trucidando le guardie russe di frontiera. La reazione russa fu imponente e l’isola ripresa, ma il ricordo di quei giorni rimane vivido e fu guerra non dichiarata per settimane.
https://it.rbth.com/storia/82380-come-cina-e-urss-arrivarono
La Russia rimane un bastione dell’Europa, orgogliosamente bianco e soprattutto cristiano, dalla democrazia mutilata, ma forse il solo paese integralmente Occidentale senza vergognarsi a dirlo.
8 febbraio
PS per i più raffinati rileggere il tutto ascoltando Cheeck to Cheek cantata da Fred Astaire