Le manifestazioni negli Stati Uniti a seguito della morte di George Floyd hanno avuto grande eco sulla stampa in Cina, il governo di Pechino ha cercato di trarre vantaggio dagli eventi di Minneapolis per ragioni che appaiono evidenti, come accusare di ipocrisia gli Stati Uniti nel criticare le condizioni dei diritti umani in Cina e la legge liberticida di Hong Kong.
Le voci del regime Xinhua e People’s Daily hanno subito accusato gli Stati Uniti di non sapere risolvere i loro problemi di giustizia, equità e libertà. (1)
Il regime di Pechino vuole evidenziare il fallimento morale del sistema democratico liberale degli Stati Uniti, per rappresentare il sistema politico cinese in una luce più positiva, come sottolineato dall’esperta cinese Susan Shirk, le proteste indurranno un minor numero di cinesi a “dare voce al sostegno degli ideali americani, come il libero mercato e le libertà civili”. (2)
A dispetto delle parole, un buon numero di nazioni africane hanno convocato i propri ambasciatori cinesi per affrontare la questione della discriminazione dei neri in Cina in tempo di Covid, che secondo l’Unione africana ha causato “dolore, dolore e umiliazione a tutti gli africani”.
La discriminazione nei confronti dei neri e la xenofobia ha raggiunto un nuovo livello, come i “test forzati, quarantena e altri trattamenti disumani inflitti agli africani”. (3)
Il ministero degli Esteri cinese ha dichiarato di avere “tolleranza zero per la discriminazione” e i media statali cinesi Xinhua hanno definito le accuse di discriminazione correlata al coronavirus contro gli africani “voci infondate” (4). Il consolato degli Stati Uniti, ironia della sorte, ha messo in guardia sulla discriminazione contro gli afroamericani a Guangzhou sul suo sito web.
“Vi è un ulteriore rischio per la Cina di propagandare il BLM,” ha scritto l’opinionista Jo Kim sul Japan Times, “Il movimento ha un forte accento sulla responsabilità della polizia e quindi potrebbe delegittimare le tattiche della polizia di Hong Kong durante le proteste. Mentre gli obiettivi del movimento BLM differiscono da quelli delle proteste di Hong Kong, entrambi i movimenti traggono sostegno dai valori dei diritti umani e delle libertà fondamentali.” (5)
Se la Cina racconta la vicinanza dei problemi tra le comunità nera e cinese negli Stati Uniti, la sostanza appare ben diversa, Taylor Weik nell’articolo pubblicato sul sito di NBC “Yellow peril supports Black power – and why some find it problematic”, ritiene che la vicinanza tra le comunità cinesi e nera è un’interpretazione arbitraria (6).
“Lo slogan ha galzanizzato le persone e non sottovaluto il potere in questo senso,” racconta Connie Wun co fondatrice di AAPI Women Lead, una importante organizzazione americana di donne di origini asiatica e dell’area pacifica, “ma c’è un limite a quel simbolismo, molti asiatici americani non si identificano come gialli, o asiatici dell’est, così il termine pericolo giallo non è inclusivo.” (7)
Se i prodotti per sbiancare la pelle sono tra i più richiesti della comunità asiatica negli Stati Uniti come in Cina (8), suscita ancora sconcerto lo spettacolo di gala di Capodanno 2018 della CCTV nel 2018, che ha elogiato la costruzione cinese di ferrovie in Africa in una scenetta con attrici che indossano la faccia nera e tengono cesti di frutta e più di ogni cosa la discussa pubblicità di un nero che una volta trattato in lavatrice diventa un perfetto cinese. (9)
Milano: 15 agosto 20
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http://www.xinhuanet.com/english/2020-06/07/c_139120735_4.htm
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3
https://www.youtube.com/watch?v=0zji8pkCE3Y
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https://www.imreadymovement.org/
8
https://www.scmp.com/lifestyle/fashion-beauty/article/3073934/how-western-beauty-brands-play-asian-desire-whiter-skin
9
https://www.youtube.com/watch?v=GDcBFCo8gKU