Nuovo ordine mondiale? Lotta per il predominio tecnologico all’ultimo chip? Nuova via della seta? Tutto in divenire, nel frattempo per non farci mancare nulla, perché nulla deve andare perso, il Presidente Xi Jinping ha dichiarato guerra alle capre indiane del Ladakh indiano.
La notizia appare su tutti i giornali dell’Asia in questi giorni, la Cina ha avanzato le proprie truppe in una remota regione montagnosa indiana del Ladakh, la cui unica risorsa è la produzione della preziosa lana pashmina, concorrente a l’equivalente cinese.
Aljazeera riporta in articolo on line del 9 di giugno, la testimonianza di un funzionario indiano. “È devastante. Il PLA (Esercito popolare cinese per la liberazione) era solito invadere i nostro paese di pochi metri, ma questa volta sono entrati in diversi chilometri. Era la stagione riproduttiva per le capre. Circa l’85% dei loro neonati è morto quest’anno perché grandi mandrie sono state spinte lontano dalle terre da pascolo”.
Gli effetti economici saranno devastanti per un settore tanto fragile, il governo indiano si è mostrato irritato dalle iniziative cinesi schierando l’esercito a difesa delle capre e di qualche vallata sassosa. Un alleggerimento della tensione è in corso in queste ore.
Ricordandomi che la Cina aveva occupato le isole Spratley, territorio Vietnamita con tanto di fregate al seguito e minacciato chiunque volesse opporsi – le isole hanno un’importanza strategica per lo sfruttamento di gas naturale – mi sono domandato quali e quanta terra la Cina considera propria e la pretende.
La risposta l’ho trovata dall’articolo di Craig Hill del China News stories on line, già China Daily Mail edito a Brisbane in Australia. La Cina, che confina con 14 paesi ma ha pretese territoriali con ben 23, alcune delle terre richieste distano ad oltre 1000 km dal punto più vicino dalle coste cinesi, addirittura le isole Hawaii perchè dicono sono state scoperte da loro. Riporto integralmente l’elenco di Hill in lingua inglese, vista la scorrevolezza del tema e l’impatto conseguente.
Ma la Cina cosa dice: così il Presidente Xi Jinping alla cerimonia d’apertura del quinto meeting della CICA, Conference on Interaction and Confidence-Building Measures in Asia (CICA) svoltosi a Pechino il 28 aprile 2016, ne prendo alcuni stralci:
“L’incontro, sul tema della “promozione della sicurezza attraverso il dialogo”, contribuirà a riunire il consenso, contribuire alla sicurezza in Asia, cercare lo sviluppo comune, rafforzare il ruolo della CICA e rafforzare la fiducia e il coordinamento tra i membri della CICA. Questo è di grande significato per la sicurezza e la prosperità in Asia e oltre.
Il mondo di oggi sta vivendo cambiamenti storici come mai prima d’ora. Pace, sviluppo e cooperazione vantaggiosa per tutti rappresentano una tendenza inarrestabile del nostro tempo. Detto questo, il pianeta in cui viviamo non è tutto tranquillo. Mantenere la pace nel mondo e promuovere lo sviluppo comune rimane un lungo e arduo viaggio.
L’Asia detiene una posizione unicamente importante nella ricerca della pace e dello sviluppo nel mondo. Oggi in Asia, la pace e la stabilità sono le tendenze che definiscono, e lo sviluppo e la prosperità rappresentano le aspirazioni comuni della gente. In quanto leader mondiale nello sviluppo economico, l’Asia gode di una vibrante cooperazione e integrazione regionali e di uno status strategico crescente nel panorama dello sviluppo globale.”
https://www.fmprc.gov.cn/mfa_eng/wjdt_665385/zyjh_665391/t1359296.shtml
Mi spiace Presidente Xi Jinping, parole noiosissime le sue e troppi razzi di circostanza e fatti che raccontano altra storia, annoia me ed i miei dieci lettori, dopo la strage delle capre la sua posizione è indifendibile, anche per chi non è animalista.
12 giugno 20