Cosa hanno in comune una famiglia cinese ed un coccodrillo tedesco? Molto più di quanto possiamo immaginare, entrambi hanno trovato la salvezza nascosti nell’occhio del ciclone e nel posto più sicuro, fuga da fermo e vite parallele, al riparo da minacce esterne come un laboratorio bio-chimico per esempio.
I primi protagonisti sono una famiglia di commercianti di Wuhan, proprietari di un banchetto di carne e pesce, che hanno passato i due mesi della pandemia nascosti nel famigerato Wet Market, epicentro dell’infezione che ha stravolto il mondo. Scoperti da un gruppo di disinfestatori, hanno preferito il silenzio ad una qualsiasi giustificazione. Sottoposti ad ogni esame medico sono risultati sani e negativi ad una precedente infezione.
Negli stessi giorni ci ha lasciato alla venerabile età di 84 anni il coccodrillo Saturn, che visse un’analoga esperienza traumatica. Saturn sfuggì alla morte la notte tra il 22 ed il 23 novembre 1943, quando il quartiere di Tiergarten dove si trovava lo zoo di Berlino, fu sottoposto a intensi bombardamenti. Persero la vita i quattro coccodrilli che formavano la famiglia di Saturn, il nostro però ne uscì indenne e visse nascosto per oltre tre anni tra le macerie dello zoo. Catturato dagli inglesi, Saturn che era di nascita statunitense, venne consegnato ai russi e condotto in prigione, ops all’acquario di Mosca dove divenne una stella di tanti bambini per generazioni. Sarà imbalsamato ed esposto nel Museo di biologia Charles Darwin di Mosca
Ps nella foto sir Richard Dearlove, già capo dei servizi segreti britannici, che ha dichiarato che vi sono le prove certe della manipolazione genetica di materiale virale nei laboratori di Wuhan
5 giugno 20